Come ormai avviene da tre anni, parallelamente all’ufficiale Napoli teatro Festival Italia, ha inaugurato al teatro Sannazaro anche l’E45 Fringe Festival. La rassegna, curata dall’associazione Interno 5, dà spazio alle nuove creatività, alle compagnie emergenti, al nuovo che avanza.
L’esordio, in sordina, per l’edizione 2011 è stato affidato alla compagnia aquilana di danza E-motion. Il titolo non lascia dubbi sulla tematica dello spettacolo: l’acqua!
Acqua soggetto e oggetto dell’intera coreografia, la quale non esita a cambiare registro continuamente, pur di comunicare il bisogno e l’importanza di questo elemento primario del nostro vivere quotidiano. I movimenti dei cinque ballerini – Stefania Bucci, Annalisa Celentano, Flaminio Galluzzo, Francesca La Cava, Teresa Marcaida – slittano dall’aerobico, al contemporaneo fino al performativo comunicando dolore, rabbia, sofferenza, gioia; tutti sentimenti che il corpo prova nell’assenza o nella presenza dell’acqua. Corpi denunciatari che sembra quasi vogliano destare lo spettatore a comprendere la grandezza dell’acqua, sotto ogni forma essa si presenti: pioggia, mare, acqua del rubinetto, acqua in bottiglia. Proiezioni sullo schermo - posto sullo sfondo della scena - sostengono la coreografia: ancora immagini dell’acqua, che sgorga da una fontana, da una doccia o imbottigliata. In alternativa vengono proiettati slogan: “No agua no vida” piuttosto che “H2O wanted” che sottolineano - a tratti in maniera ridondante - nuovamente l’importanza dell’acqua.
L’armonia e la complicità tra i ballerini è palpabile, ma più interessante è l’interazione che i protagonisti hanno con i pochissimi oggetti di scena: bottiglie di plastica vuote, compresse e sparse sull’intero spazio scenico; i danzatori giocano con le bottiglie, le toccano, le adorano, ballano con loro. Laddove le bottiglie sono vuote vi sono invece secchi ricolmi; al termine dello spettacolo, in un gesto evocativo e indubbiamente liberatorio i ballerini conquistano la tanto sospirata e agognata acqua… inondandosi vicendevolmente.
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